I meravigliosi paesaggi alpini non sono sempre stati l'accogliente scenario di vacanze estive e invernali che conosciamo oggi.
Per secoli si è creduto che i ghiacciai, le creste, le rocce e le cime innevate delle alpi costituissero il regno incontrastato di mostri, streghe, draghi, fantasmi e demoni di ogni specie. I primi uomini che vi si avventuravano, soprattutto cacciatori, lo facevano pienamente consapevoli del pericolo ma anche affascinati da questo spazio non ancora presente sulle carte geografiche d'Europa. Nel 1358 era già stata raggiunta la vetta del Rocciamelone, bella montagna Piemontese; nei decenni e secoli successivi fu la volta di altre cime minori e di scarsa rilevanza. La prima importante vetta alpina che accese sogni di conquista fu proprio la più alta. Nel 1760 Horace-Bénédict de Saussure, professore di filosofia e scienze naturali a Ginevra, offrì un premio ai montanari di Chamonix per la scoperta di una via di salita al Monte Bianco, fin d'allora ritenuta la quota più alta delle alpi. Lui intendeva raggiungerla per effettuarvi osservazioni scientifiche. Da questo avvenimento scaturirono le prime esplorazioni, i primi tentativi, poi la conquista di questa cima nel 1786 e la nascita dell'alpinismo.
Dal 1801 al 1842 vennero raggiunte per la prima volta altre 4 cime, tutte più alte dei 4000 metri e situate sul massiccio del Monte Rosa come pure la Jungfrau nell’Oberland Bernese. Iniziò dunque l'epoca d'oro dell’alpinismo, durante la quale furono conquistate tutte le vette dell'intero arco alpino, una dopo l'altra, soprattutto da scalatori inglesi, sempre accompagnati da guide locali.
L'interesse esplorativo e scientifico per le alte quote cedette ormai il passo ad una visione più sportiva dell'andare in montagna. Con le accese rivalità fra i più forti alpinisti di quel tempo, l'epoca d'oro si concluse nel 1865 con la drammatica conquista del Cervino che scosse duramente l'opinione pubblica, soprattutto in Inghilterra.
... E NASCITADEI
CLUB ALPINI !
Qualche anno prima nacque l'esigenza di creare un sodalizio per
alpinisti, a quei tempi già numerosi, per poter scambiare idee, opinioni ed
esperienze, organizzare viaggi, spedizioni e pubblicare le proprie impressioni. Dunque nel 1857 gli
Inglesi fondarono in patria la prima associazione alpinistica europea e mondiale, l'Alpinclub con sede a Londra. L'esempio
Inglese fu seguito molto rapidamente: in meno di 20 anni tutti i paesi alpini istituirono un proprio club alpino; dapprima l'Austria nel 1862, poi la Svizzera e l'Italia nel 1863 seguite dalla
Germania nel 1869 e infine dalla Francia nel 1874.
E IN TICINO ?
Dal 1886 il Club Alpino Svizzero era presente in Ticino con l'omonima
sezione con sede a Lugano alla quale si aggiunsero nel 1904 quella di Leventina
con sede a Bellinzona e nel 1920 quella di Locarno. A quell’epoca il CAS era ancora ritenuto, un'associazione abbastanza elitaria, con membri di un certo spessore,dalle grandi qualità
alpinistiche. Il 12 aprile 1919, in una delle sale della casa del Popolo a
Bellinzona, un gruppo diamici,composto da diversi Svizzero-Tedeschi impiegatialle FFS, costituìl'UOET
(unione operai
escursionisti ticinesi). In seguito divenuta UTOE (unione ticinese
operai escursionisti). La classe operaia aveva finalmente un propria associazione alpinistica il cui scopo era quello di far conoscere ai socile bellezze della natura fra le alte montagne e le verdi colline.
Infatti questa realtà avrebbe tolto i lavoratori dal vizio del gioco e dalle
bettole mantenendoli in buona salute e permettendo loro di distendersi dal
lavoro faticoso.
Pian piano si volle consentire anche alle famiglie di andare in montagna con gite facili e poco faticose. Dai vari gruppi aggregati alla Sezione madre di Bellinzona sorsero
quindi negli anni '20 e '30 altre sezioni autonome: la sezione Ritom con sede
ad Ambrì, le sezioni di Locarno e Lugano, la sezione Lucomagno con sede ad
Olivone, la sezione Pizzo Molare con sede a Faido, la sezione Torione d'Orza
con sede a Biasca e la sezione Melezza (scioltasi
nel frattempo). Tra la fine degli anni 30 e l'inizio
degli anni 40 le sezioni Ritom, Lugano e Lucomagno divennero SAT (Società Alpinistica Ticinese) e poi, con la
stessa denominazione, nacquero
le sezioni di Chiasso e Mendrisio.
A LOCARNO .....
Verso la fine dell'estate del 1933 altri amici si ritrovarono
al ristorante Micio a Minusio con l’intento di gettare le basi per costituire l’UTOE Locarno. Risolte le questioni più importanti e ottenuto il consenso
del Comitato Centrale di Bellinzona, il 25 settembre ebbe luogo la prima
Assemblea Generale con la presenza di una quarantina di soci.
Venne subito data molto importanza soprattutto alle gite primaverili e
autunnali, con mete più semplici rispetto a quelle alpinistiche svolte in estate, per dare a tutti la possibilità di
partecipare all'attività e allargare di conseguenza la cerchia dei soci.
Accompagnati dalla nota guida Tita Calvi, già nei primi anni furono organizzate
impegnative trasferte in alta montagna (Monte Rosa, ecc, ...).
Durante la seconda guerra mondiale tanti soci si trovavano in servizio militare ed erano impegnati a difendere i nostri confini, motivo per cui l’attività si rallentò e si riprese comunque a pieno regime nel 1945. Nel 1948 la Sezione aveva
trovato la sua prima capanna, un edificio
militare posto pochi metri sotto la cima del monte Gambarogno ceduto in usufrutto dall'esercito. Negli anni
‘60 molti giovani e motivati aderirono all'UTOE Locarno e ciò permise l’organizzazione di
"Settimane sezionali" nelle Dolomiti, sul Monte Rosa, sulle montagne ubicate tra la Valtellina e il Trentino; in seguito anche sui Pirenei. In
quel periodo di grande entusiasmo nacque l'idea di costruire una capanna e la
scelta cadde su Grossalp. Alpe splendida situata sopra Bosco Gurin. La zona era adatta all'escursionismo estivo come
pure alle gite invernali. Nel 1966 la costruzione fu terminata e sarebbe stata
inaugurata l'anno seguente. Purtroppo nel
gennaio 1967 un incendio la distrusse
completamente. Il Comitato si diede da fare e,
durante 2 anni, costruì una nuova Capanna
Grossalp, ancor più
bella della precedente. Fu poi inaugurata nel settembre 1970. Nel frattempo,
a seguito dei numerosi atti vandalici, la
capanna sul Monte Gambarogno venne abbandonata e restituita all'esercito.
Nel 1974 nacque la sezione Valle Vigezzo del Club Alpino Italiano e già dall'anno successivo
vennero organizzate regolarmente delleescursioni in
comunione sul loro e sul nostro territorio. Quest'amichevole e proficua collaborazione non è mai venuta a mancare. Infatti ancora oggi, annualmente, ci si ritrova per camminare insieme.
Trascorsero diversi anni senza importanti novità fintanto
che nel 1995, fu convocata un'Assemblea Straordinariadurante la quale si
decise di acquistare la piccola Capanna
Poncione di Braga,
situata nell'omonima valle. A quel momento era ancora di proprietà degli
Amici della Natura di Peccia. Dopo quasi 2 anni di lavoro e molte ore di
volontariato da parte di diversi soci, la struttura fu ampliata ed eretta su 2 piani. L’inaugurazione avvenne il 28 giugno 1998. Dal gennaio
1999 la Capanna Grossalp, per esigenze turistiche, viene ceduta in
affitto ai gestori degli impianti sciistici, che hanno pure provveduto a
ristrutturarla senza comunque dimenticare i nostri soci
meno giovani che avevano lavorato parecchio per costruirla. Infine, tra l'estate e l’autunno del 2005, la Capanna Poncione di Braga ha subito ulteriori lavori di
ampliamento e miglioria diventando in
assoluto il fiore all'occhiello della Sezione. L’UTOE
Locarno, che da sempre si ritiene una modesta società alpinistica, conta
oggi quasi 400 soci iscritti.